A ottobre l‘Italia è stato il Paese più colpito dai malware in Europa e il ventiseiesimo a livello mondiale. A far paura non sono solo minacce conosciute, come Conficker e Zeus: si affaccia un nuovo pericolo informatico chiamato Boinberg, una backdoor specifica per piattaforme Windows, con diverse funzionalità malevole, tra cui la capacità di insidiarsi profondamente in un sistema, bloccando diversi rinomati antivirus. E’ quanto emerso dal rapporto mensile di Check Point.
Secondo il documento, sia la quantità di varianti attive di malware che quella degli attacchi lo scorso mese sono aumentate a livello mondiale del 5%, spingendo il numero mensile di attacchi contro le aziende ai livelli dei periodi più caldi registrati quest’anno. A livello mondiale, gli attacchi del ransomware Locky lievitano, passando dal terzo al secondo posto in classifica, mentre il trojanbancario Zeus è salito di ben due posizioni, tornando tra le prime tre minacce. Il motivo della crescita inarrestabile di Locky, spiegano i ricercatori dell’azienda specializzata in sicurezza informatica, è il costante rinnovamento e l’espansione della sua tecnica di distribuzione, incentrata sulle email di spam. I suoi ideatori variano continuamente il formato di file che innesca il download del ransomware, e non trascurano i formati .doc, .xls e .wsf, oltre a rinnovare molto anche la struttura delle email di spam.
Sul fronte mobile, da sette mesi consecutivi HummingBad, malware per Android, continua ad essere la minaccia più diffusa. Nel complesso, Conficker è ancora il malware che miete più vittime al mondo, con il 17% di tutti gli attacchi riconosciuti. Locky, al secondo posto, in circolazione da febbraio di quest’anno, e Zeus, il terzo classificato, si aggiudicano entrambi il 5% degli attacchi riconosciuti.
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