Professioni giuridiche, guadagna di più chi investe nel digitale

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| Agosto 31, 2016
Professioni giuridiche, guadagna di più chi investe nel digitale

“Anche nelle professioni giuridiche chi investe nel digitale, guadagna di più”. A dirlo Claudio Rorato direttore dell’Osservatorio Professionisti e innovazione digitale del Politecnico di Milano ed esperto del settore. “Esiste una relazione -spiega- tra redditività e investimento in tecnologia, come dimostra la ricerca che abbiamo svolto con l’Osservatorio professionisti e innovazione digitale del politecnico di Milano”.

“Il 30% circa degli studi -sostiene- delle cosiddette professioni giuridiche d’impresa, infatti, si sta dimostrando sensibile alle tecnologie rendendo molto più efficienti i processi lavorativi legati ai servizi tradizionali attraverso un uso più intenso delle tecnologie informatiche e digitali. Ciò ha consentito di difendere i loro margini su quel segmento di servizi e anche di accrescerli nel tempo”. “Gli studi che hanno investito in tecnologie -fa notare- risultano avere redditività migliori ed è più elevata la presenza di tecnologie a più alto contenuto innovativo presso gli studi con la redditività in aumento”.

“Il 30% di studi -sottolinea Claudio Rorato-  ha fatto uno sforzo culturale non indifferente, quindi questa  percentuale va guardata con occhio positivo proprio per lo sforzo  compiuto. E’ risaputo che questi cambiamenti toccano la sfera dei  comportamenti, i più difficili da cambiare, soprattutto perché  ancorati all’uso del lavoro manuale e all’utilizzo della carta”.

“Questi studi -commenta- hanno compreso, inoltre, di dover arricchire  le loro competenze storiche basate sul diritto, con nuove competenze  manageriali e imprenditoriali prima ritenute estranee oppure inutili.
Chi ha investito in questi cambiamenti ha cambiato passo e, proprio  per questo, va enfatizzato lo sforzo compiuto”.  “Agli interventi volti -ricorda- al recupero di efficienza interna  allo studio, ha fatto seguito un aumento dell’attività di consulenza,  con l’ottenimento dei seguenti benefici: difesa della marginalità  sull’attività tradizionale; miglioramento della redditività  complessiva; riduzione dei costi del personale dipendente di circa il  50%; aumento dei compensi per i professionisti di circa il 25%.

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