Un’azienda può creare un falso profilo per controllare un proprio dipendente. Non è una domanda o argomento di discussione è la realtà, un’azienda può farlo e a confermare tale comportamento arriva una sentenza della Corte di Cassazione, sezione Lavoro, con la sentenza n. 10955 depositata il 27 maggio 2015.
Secondo i giudici della suprema corte non è illegittima la condotta dell’azienda che crea un falso profilo Facebook per incastrare il dipendente negligente. Provando in questo modo la propensione ad assentarsi dal posto di lavoro, tanto da arrivare al licenziamento.
Il capo del personale di un’impresa, avendo accertato l’assenza di un suo dipendente addetto ad un macchinario, ha creato un falso profilo Facebook femminile chattando per oltre 20 minuti con il dipendente. Accertando in tal modo la sua propensione ad assentarsi dal posto di lavoro.
Sulla base di tutti questi elementi era scatta la procedura di licenziamenti per giusta causa, adesso avallata dalla decisione della Corte di Cassazione
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