In un periodo di forte crisi economica, di disoccupazione, di calo di consumi c’è una riduzione dei costi da parte delle aziende, essenziale per la sopravvivenza dell’azienda stessa. Ma ridurre i costi può produrre dei danni se vengono sottratte risorse nei settori che possono essere vincenti nel medio e lungo periodo.Occorre far conoscere i prodotti e i servizi, comunicare con i pubblici di riferimento.
A spiegare l’importanza della comunicazione è il professor Giampietro Vecchiato, docente di relazioni pubbliche, che in un articolo L’impresa e comunicazione: stop all’autoreferenzialità pubblicato da L’Impresa, scritto insieme a Erica Gaggiato, sostiene che “la Comunicazione è dotata di tutte le potenzialità per diventare il trait d’union tra l’azienda ed il mercato, se gestita correttamente”. Gli autori introducono il concetto di Low Cost, intendendo un nuovo modo di interpretare la produzione e la commercializzazione dei beni e servizi. La nuova sfida per le aziende rimane quella di ridurre i costi ottimizzando al massimo le risorse ma cercando anche di far fruttare i pochi investimenti senza spegnere lo spirito creativo.
Le imprese puntano sul web per massimizare la comunicazione ed il marketing. Secondo Vecchiato ” i contenuti ora possono essere trasferiti all’esterno dell’azienda in modo virale, girare ed essere condivisi su più mezzi e su piattaforme contemporaneamente secondo la logica della multicanalità, colpire target specifici e sfruttare le caratteristiche di ciascuno strumento per raggiungere obiettivi di marketing mirati. Così posizionamento organico sui motori di ricerca, Keywords Advertising, display advertising, social network, blog, email marketing, wiki, diventano le nuove parole d’ordine per curare l’immagine aziendale e fidelizzare l’utente rendendo il proprio brand riconoscibile agli occhi degli stakeholder attuali e potenziali.”
In sostanza è cambiato il rapporto con i consumatori, il pubblico è attivo. Il nuovo modello di comunicazione permette all’utente di partecipare e condividere. Le imprese erano abituate a basare la propria comunicazione in senso unidirezionale, cioè proporre un messaggio e spingerlo. La vera rivoluzione della comunicazione 2.0 si gioca tutta qui.